Il rifugio della poesia

sabato, settembre 30, 2006

Il limite della poesia

Qual'è il vero limite della poesia?
Forse la lingua. Forse io italiano, pur sapendo a perfezione l'inglese, non riuscirei a cogliere tutte quelle sfumature di significato che presenta 1 poesia scritta in lingua straniera. Sicuramente non ci riuscirò mai. Ma questa non è 1 questione di lingua.
Io, ad esempio, scrivo per me stesso e al momento stesso in cui scrivo non mi preoccupo di quello che la poesia dovrebbe trasmettere ad un eventuale lettore. Mi preoccupo solamente di scrivere quello che sento, che poi può benissimo essere amplificato, rimpicciolito, distorto, ma è sostanzialmente quello che sento. Se poi a qualcun'altro piace quello che scrivo, significa che gli ho comunicato qualcosa e questo è il bello di far poesia. Se poi quel qualcuno riesce a frantumare i versi e ad inserirsi all'interno delle metafore per scomporle come si fa con le Lego, arriverà a vedere ol3 l'apparenza di quelle parole e a scoprirne il significato nascosto. A questo punto vedrà chiaramente in faccia il poeta e gli dirà se quel che pensa è giusto.
È un gran piacere vedere che qualcuno riesce ad inserirsi nei tuoi meccanismi e si ritaglia un piccolo posto accanto al tuo cuore per parlarti sinceramente.
Alla fine critiche o complimenti sono sempre buoni strumenti per mettersi a confronto. È ovvio però che i complimenti sono benvoluti da tutti, ma personalmente preferisco 1 critica costruttiva piuttosto che un falso complimento.

Frammenti di poesia

"Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."

Traduzione

"Il Poeta assomiglia al principe delle nubi
Che bazzica la tempesta e si beffa dell'arciere;
Esiliato in terra in mezzo alle baie,
le ali di gigante gli impediscono di camminare."


Tratto da "L'albatros", "I fiori del male", Charles Baudelaire

venerdì, settembre 29, 2006

Aforisma

E' la nostra ricchezza la loro povertà.


Andrea Alfani

La rosa del mio giardino

Il mio giardino ha tanti fiori

ma tu

sei l'unica rosa


Cresci bella e rigogliosa

anche se il cielo è

una prateria di nubi


Distinguer non so

il tuo colore

rossa, rosa, gialla, bianca, blu

quella che voglio

sei proprio tu


Ma reciderti non posso

appassiresti in un istante

ti annaffio ogni sera

con inedita cura


Tu doni

luce ai miei occhi

gioia al mio sorriso


Saprai contentarti un giorno

del mio

tenero cuore?


Destino irrisolto

piacevole ardore


Andrea Alfani

giovedì, settembre 28, 2006

Il mio primo libro

Tempo fa pensavo di scrivere un libro, allora questa estate ho cominciato. Contemporaneamente ho scritto il diario di bordo della vacanza in camper.
Mentre scrivevo era la penna che guidava la mia mano e il pensiero si fermava raramente su qualche dettaglio o sullo svolgimento della vicenda. Poi, per 1 mese circa ho smesso, anche perché ho dovuto prepararmi per gli esami ed nel poco tempo libero sono uscito con gli amici.
Domani ho l'ultimo esame, poi finalmente riprenderò a scrivere. Ho in mente anche altre 4-5 trame, ma non so se tenermele da parte e svilupparle per scriverci su dei romanzi, oppure trascriverle sotto forma di novelle. Mi sa che alla fine sceglierò l'ultima strada. E' impegnativo scrivere un libro e poi, con tutti gli impegni non ce ne sarà tempo per altri.
Non è come scrivere poesie! La poesia s'impossessa di te e quando ti prende non puoi sottrarti alle sue prediche, come 1 bellissima sirena che con i suoi canti ti fa suo. Ma al contrario della sirena che ti fa suo per sempre, ella poi ti volta le spalle, ti lascia solo ma non ti abbandona mai, pronta a sedurti nei momenti + impensabili, in quelli che non immagineresti mai.
Consigliatemi un po' voi, cosa devo fare?

Spazio agli aforismi

Voglio dedicare un pò di spazio anche a qualche aforisma!

Aforismi

  1. Tra una donna viva e una donna morta scelgo quella morta. Infatti sono sicuro che non mi tradirà mai.


  1. Per combattere il male lo devi prima conoscere.


  1. L'uomo ha paura della diversità. Bisogna imparare ad avere paura della paura.


Andrea Alfani

mercoledì, settembre 27, 2006

Antonietta

C'è una persona

che ha un cuore grande

così grande

che nessuno può misurarlo

abita qui vicino

ma a lei ogni metro

sembra un chilometro


La incontro ogni volta

che passo sotto il suo balcone


Il suo sorriso

non più splendente agli occhi di molti

irraggia verso di me

una luce particolare

la voglia di vivere in ogni momento

e di continuare

ad amare


Andrea Alfani

L'orizzonte mio sei tu

Guardo il mondo da quassù

e la terra

ancora da quassù


Sotto di me c'è tutto

eppure

non distinguo la terra

dal mare

e il mare

dal cielo

perché l'orizzonte mio sei tu


Sempre lì

sospesa a mezz'aria

tra l'ascesa

e la caduta


Sempre lì

ad osservare il mondo

dall'interno

dal profondo


Andrea Alfani

martedì, settembre 26, 2006

Fidarsi di una farfalla

Fidarsi di una farfalla ...


Questo è lo sbaglio

ti cattura, rapisce il tuo sguardo


I tuoi occhi vedono solo

colore e bellezza

e così

i tuoi sensi

amplificati e distorti

non percepiscono il dolore

che le sue ali

come ortica hanno seminato

su quel terreno

un tempo fertile e animato


In molti

hanno provato ad avvicinarla

ma nessuno

è riuscito mai a toccarla

e mentre

ti sposti furtivamente

in mezzo al prato

lei sempre più luminosa

calda del sole di agosto

tiepida della luna estiva

in un battito d'ali

spicca il volo

dal fiore verso il cielo


Cielo di cattivo umore

sempre più grigio

ma lei vola in alto

forte della sua breve vita

una goccia sul volto

e subito apro l'ombrello che porto

ma tu voli in alto

forte della tua breve vita


Ora inizi a barcollare

non hai mai saputo nuotare

è triste il tuo destino

sei voluta scappare


Alfani Andrea

Sangue raffermo

Nelle mie vene ormai

non scorre più sangue

quel poco che c'era si è coagulato

è rimasto lì

lì ad ostruire i vasi sanguigni


Neanche le schegge di vetro più taglienti

possono farmi male

eppure tagliano la tenera carne

e il sangue si intravede appena

Non goccia

rimane attaccato al suo unico appiglio

Non sgorga

continua a ostruire le mie uniche vie


Andrea Alfani

Il campo

Rumore di carretti a mano

No

stridore di gambe che si aprono e si chiudono piano piano


Odore di pollo arrosto

No

profumo di corpi che bruciano in quel posto


Sapore d'arancia tra il palato e i denti

No

acido che si beve in uno dei vostri mille esperimenti


Vista di una fabbrica in periferia

No

sguardo di corpi ammassati all'angolo di una via


Andrea Alfani

Il segreto dell'universo

Guardando le stelle

Più in basso di quelle...


Non sono poi tanto lontani

quei punti luminosi

anni luce

che sembrano metri


Con due dita

posso misurare la distanza

tra una lucciola e l'altra

cinque centimetri

più o meno


Unisco i punti a caso

ogni volta traccerò un disegno

ogni volta diverso

provo ancora

ho scoperto

il segreto dell'universo

insieme infinito che circonda la materia e l'ignoto


Usando l'immaginazione

ogni disegno si trasforma

in una costellazione

devo solo dargli un nome


La lucciola è più o meno luminosa

a seconda della posizione dello spettatore

qualcuna poco appare

girandomi

la vedo brillare


Il segreto dell'universo

ora credo

di averlo scoperto


Andrea Alfani

Tra la ruota e l'asfalto

Gatti
trovati per strada
come fiocchi di neve
giù
nella scarpata

Senti il loro miagolio
gli altri proseguono
e tu dici
come?!

Poi vedi qualcuno
dà loro da mangiare
e va via

Aspetti un segno di compassione
ma ti ricordano che sono senza padrone
chiedi
e ti risponderanno non so
chiedi ancora ed
è nato per strada
vive in strada

Ma che vi costa dare a lui un padrone?

Cerchiamolo
anche perché non conosciamo il suo nome
qualcuno non risponde
qualcun'altro pure

Rimarrà là
tra la ruota e l'asfalto


Andrea Alfani

No!

No!


Un solo no non basta

a cancellare tutte le emozioni che stavi sognando di provare


No!


E tutto cambia, non puoi più andare oltre

immaginare uno spettacolo nella parola amore

non si può più andare oltre


Frasi allusive, pensieri proibiti e sensazioni segrete

devi di colpo lasciar stare

a quello che poteva essere non ci devi più pensare


È inutile tormentarsi

se il tormento è il primo dei mali


Lascia stare, lascia stare dici a te stesso

così come te lo dice l'amico

ma non gettare al vento quello che hai dentro


Conservalo e poi...

dona tutto il tuo tesoro quando sarà il momento


Andrea Alfani

lunedì, settembre 25, 2006

Incrocio del destino

Mi sembra di conoscere da sempre

il lato mio del cuore tuo


Nulla da dover dire

nessun timore di sbagliare

siamo un solo io

ed è la nostra anima a parlare


Andiamo avanti da soli

ma ancor per poco

le nostre strade

si congiungeranno all'incrocio del destino


Dolce o salata l'attesa

spero che sarà premiata


In una calda doccia

fonderemo le nostre labbra


Andrea Alfani

Aere di primavera

Camminando lungo il viale

alberi spogli non oso guardare


Inverno era ieri

inverno è anche oggi


Ma una figura che si compone in cielo

annuncia che quel che appare

non sempre è vero


Alberi ora vedo non più spogli

ma ricchi di preziosi germogli


Il loro profumo inebriante attira l'olfatto...


È un'emozione leggera

che nasce e s'innalza primavera


Andrea Alfani

Tivoli


Ti ergi su quel colle

dall'età di tremila anni

tu che per me sei tutto

baci fiori tradimenti inganni


Splendida eri nel passato

Anche l'antico romano ti ha celebrato

perché sottometterti non ha potuto


Onore a te

città di ville nascoste nel verde

Mi hai fatto nascere

mi hai cresciuto


Il panorama più bello

da te ho ricevuto


Andrea Alfani

Tutti i testi sono proprietà esclusiva dell'autore. E' vietato pertanto l'invio dei testi a concorsi o la pubblicazione degli stessi senza l'autorizzazione dell'autore.